Su «Convenzionali» un’intervista a Mimmo Sammartino sul suo “Il paese dei segreti addii” e sul senso della scrittura.
«Storia e memoria sono essenziali per il nostro essere umani. Come le emozioni, la conoscenza, gli odori, le musiche… Ciascuno è sintesi di ogni incontro che gli è accaduto. Penso infatti che sia sbagliato dire che qualcuno “ha” una storia o una memoria. Ciascuno “è” la propria storia e la propria memoria. La memoria, poi, non è un meccanismo neutro. Essa è un campo di battaglia. E non solo per la conquista del passato, ma per attribuire significato e senso al presente e al futuro.»
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